Intelligenza artificiale: “Ora puoi ancora contribuire a plasmare l’IA”



Tra un anno le soluzioni di intelligenza artificiale non saranno più solo oggetto di discussione, ma anche di implementazione e utilizzo / © PZ/Alois Müller
Appassionato di tecnologia digitale, il farmacista Marc Kriesten è anche un visionario nel campo dell'intelligenza artificiale (IA). Poiché il tema dell'IA sta diventando sempre più rilevante per le farmacie, interverrà a Expopharm su come l'IA stia reinventando la farmacia e ne illustrerà l'uso sicuro in un workshop. Come si può plasmare la trasformazione digitale in modo competente, critico e attivo? Il farmacista è convinto che questo tema diventerà indispensabile nella pratica farmaceutica, dall'assistenza digitale nella comunicazione con i clienti alla consulenza sanitaria personalizzata.
"Il mio obiettivo: nei prossimi dodici mesi avremo bisogno di prodotti e supporto concreti in ambito AI nelle farmacie, e soprattutto di competenze in materia di AI", ha spiegato in un'intervista con PZ. "Voglio dare impulso a questo progetto a Expopharm". Il settore si trova attualmente a un punto di svolta: l'interesse è alto e lo slancio è palpabile. Molti operatori del mercato sono già ai blocchi di partenza, ma mancano casi d'uso concreti e il coraggio di implementarli.
Tuttavia, la questione non è più se l'IA debba essere introdotta nelle farmacie, ma piuttosto con quale rapidità e in quale forma. Kriesten è convinto che entro un anno le soluzioni di IA non dovranno più essere solo discusse, ma anche implementate e utilizzabili, direttamente nei sistemi in loco.
"Si tratta di un supporto concreto per le farmacie: sistemi di assistenza nella gestione dell'inventario, chatbot interattivi o sistemi di assistenza che aiutano a completare determinate attività nel processo di prescrizione in modo più semplice e rapido." I casi d'uso sono diversi e spaziano dal semplice supporto organizzativo in background alla pianificazione dei turni e alle semplificazioni dei processi di ogni tipo. "La cosa più interessante per me è in realtà l'aspetto tecnico, ovvero il tema dei sistemi esperti e del supporto alle competenze professionali", spiega.
"Credo che con la giusta intelligenza artificiale, ovvero con informazioni valide e di alta qualità, siamo in grado di migliorare la qualità professionale nelle farmacie. Se le informazioni sono fornite correttamente, non ci si può fidare ciecamente dell'intelligenza artificiale, ma si può comunque contare sul fatto che le informazioni siano piuttosto valide. Forse è necessario verificare ulteriormente il risultato", afferma Kriesten. L'intelligenza artificiale raggiunge i suoi limiti quando le informazioni disponibili sono troppo scarse. "Ma nel contesto medico-farmaceutico, le informazioni sono semplicemente molto buone".

pharmazeutische-zeitung